Palazzetti antonIa-Idro Instructions For Use And Maintenance Manual - page 23
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STUFE Olivia-Idro Betty-Idro Antonia-Idro Stefania-Idro Clarabella-Idro
It
Le apparecchiature da riscaldamento (denominate in
seguito “stufe”) PALAZZETTI LELIO S.p.A. (di seguito
PALAZZETTI) serie Olivia-Idro, Betty-Idro, Antonia-Idro,
Stefania-Idro, Clarabella-Idro sono costruite e collaudate
seguendo le prescrizioni di sicurezza indicate nelle
direttive europee di riferimento.
Questo manuale è indirizzato ai proprietari della stufa,
agli installatori, operatori e manutentori delle stufe serie
Olivia-Idro, Betty-Idro, Antonia-Idro e Stefania-Idro,
Clarabella-Idro.
In caso di dubbi sul contenuto e per ogni chiarimento
contattare il costruttore o il servizio di assistenza tecnica
autorizzato citando il numero del paragrafo dell’argomento
in discussione.
La stampa, la traduzione e la riproduzione anche
parziale del presente manuale s’intendono vincolate
dall’autorizzazione Palazzetti.
Le informazioni tecniche, le rappresentazioni grafi che
e le specifi che presenti in questo manuale non sono
divulgabili.
IL sIstema a doPPIa comBustIone
La fi amma prodotta dalla legna che brucia correttamente in una
stufa emette la stessa quantità di anidride carbonica (CO
2
) che
si sarebbe liberata in seguito alla naturale decomposizione del
legno stesso.
La quantità di CO
2
prodotta dalla combustione o decomposizione
di una pianta corrisponde alla quantità di CO
2
che la pianta
stessa è in grado di prelevare dall’ambiente e trasformare in
ossigeno per l’aria e carbonio per la pianta, nel corso del suo
ciclo di vita.
L’uso di combustibili fossili non rinnovabili (carbone, gasolio,
gas), a differenza di quanto avviene con la legna, libera nell’aria
enormi quantità di CO
2
accumulate nel corso di milioni di anni,
aumentando la formazione dell’effetto serra. L’uso della legna
come combustibile, quindi, è in perfetto equilibrio con l’ambiente
in quanto viene utilizzato un combustibile rinnovabile ed in
armonia con il ciclo ecologico della natura.
Il principio della combustione pulita risponde in pieno a questi
obiettivi e la Palazzetti vi ha fatto riferimento nella progettazione
dei propri prodotti.
Cosa intendiamo per combustione pulita e come avviene?
Il controllo e la regolazione di aria primaria e l’immissione
dell’aria secondaria provoca una seconda combustione, o post-
combustione caratterizzata da una seconda fi amma più viva e più
limpida che si sviluppa al di sopra della fi amma principale. Essa,
grazie all’immissione di nuovo ossigeno, brucia i gas incombusti
migliorando sensibilmente il rendimento termico e riducendo
al minimo le emissioni nocive di CO (monossido di carbonio)
dovute alla combustione incompleta. È questa una caratteristica
esclusiva delle stufe e di altri prodotti PALAZZETTI.
Combustione
tradizionale
Sistema a doppia
combustione PALAZZETTI
CO
2
CO
Combustione
primaria
CO
Postcombustione
CO+½O = CO + calore
2
2
CO
2
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C)
deve indossare i guanti antiinfortunistici;
D)
deve indossare scarpe antiinfortunistiche;
E)
deve accertarsi che l’area interessata alle fasi di mon-
taggio e di smontaggio sia libera da ostacoli.
5.2
canne fumarIe e comIGnoLI
Per garantire un regolare funzionamento della stufa
è necessario seguire alcune regole fondamentali che
riguardano la PRESA D’ARIA, la CANNA FUMARIA,
l’INSTALLAZIONE. Rif. UNI 1068/98
• La Presa d’arIa esterna è indispensabile
per assicurare un adeguato affl usso di arIa di
comBustIone (Fig. 5.2.1), soprattutto se vi sono
serramenti con vetri doppi e guarnizioni. Praticare
quindi un foro del diametro di almeno 10 cm su una
parete che dà sull’esterno (1- Presa aria esterna). Il
foro dovrà essere fatto possibilmente al di sotto del
livello del piano fuoco, dietro o a lato dell’apparec-
chiatura e dovrà essere dotato sia di griglia antinsetto
che di chiusura (Fig.5.2.1).
• In presenza di più focolari nello stesso ambiente si
raccomanda di incrementare la sezione della presa
d’aria esterna in dotazione ad ogni apparecchiatu-
ra, per evitare fenomeni di depressione d’aria con
conseguente fuoriuscita di fumo.
• Le dimensioni della canna fumarIa dovranno
essere conformi a quanto riportato nella tabella dei
dati tecnici del cap.9. È consigliabile l’uso di canne
fumarie coibentate in refrattario o in acciaio inox di
sezione circolare, con pareti interne a superfi cie liscia
(Fig. 5.2.2). La sezione della canna fumaria dovrà
mantenersi costante per tutta la sua altezza. Si con-
siglia un’altezza minima di ,5÷4 m (vedi Fig.5.2.4) in
funzione del diametro (vedi caratteristiche tecniche).
È opportuno prevedere, sotto l’imbocco del canale da
fumo, una camera di raccolta per materiali solidi ed
eventuali condense. Le caratteristiche della canna
fumaria devono essere conformi a quanto prescritto
dalle norme EN 1068 - EN 1856-1-2 - EN 1857
- EN 144 - EN 184-1- - EN 1291-1. Canne
fumarie FATISCENTI, costruite con materiale non
idoneo (fi brocemento, acciaio zincato, ecc... con
superfi cie interna ruvida e porosa) sono fuorilegge
e pregiudicano il buon funzionamento della stufa.
• Un Perfetto tIraGGIo è dato soprattutto da una
canna fumaria libera da ostacoli quali strozzature,
percorsi orizzontali, spigoli; eventuali spostamenti
di asse dovranno avere un percorso inclinato con
angolazione max di 45° rispetto alla verticale, meglio
ancora se di soli 0°. Detti spostamenti vanno effet-
tuati preferibilmente in prossimità del comignolo.
• II raccordo fumI tra stufa e canna fumaria dovrà
avere la stessa sezione dell’ uscita fumi della stufa.
Eventuali tratti orizzontali non dovranno superare i 2
metri e dovrà comunque esserci un dislivello di 8÷10 cm
per ogni metro, a salire in direzione della canna fumaria.
Sono consentite al massimo due curve a 90°.
• II comIGnoLo deve essere del tipo antivento
con sezione interna equivalente a quella della canna
fumaria e sezione di passaggio dei fumi in uscita al-
meno Doppia di quella interna della canna fumaria
(Fig. 5.2.).
• Per evitare inconvenienti nel tiraggio, ogni stufa do-
vrà avere una propria canna fumaria indipendente.
Nel caso di presenza di più canne fumarie sul tetto
è opportuno che le altre si trovino ad almeno 2 metri
di distanza e che il comignolo della stufa sovrastI
gli altri di almeno 40 cm (Fig.5.2.4). Se i comignoli
risultano accostati prevedere dei setti divisori.
• In fi gura 5.2.5 e 5.2.6 vengono visualizzati i dati della
tabella delle prescrizioni UNI 1068/98 relative alle
1
Fig. 5.2.1
Fig. 5.2.2
A
max 1,5 A
Fig. 5.2.
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GB
D
and ensure that the individual and personal accident
prevention gear are fully serviceable;
C)
he must wear safety gloves;
D)
he must wear safety shoes;
E)
he must make sure that the area for assembling/dis-
mantling the stove is free from obstacles.
5.2
FLUeS anD CHiMneY CapS
To ensure correct stove operation it is necessary to
follow some fundamental rules regarding the FLUe,
the aiR intaKe and inStaLLation. Ref. UNI
1068/98
• The eXteRnaL aiR intaKe is essential to ensure
an appropriate flow of CoMBUStion aiR (Fig.
5.2.1), especially if there are windows with double
glazing and seals. Drill a hole with a diameter of at
least 10 cm on one of the outside walls (1-External air
intake). If possible, the hole should be made below
fireplace level, behind or to the side of the stove
and should be fitted with a grill against insects and
for closing (Fig.5.2.1).
• If there is more than one fireplace in the same room,
we suggest you increase the cross-section of the
external air intake for each stove to prevent negative
air pressure causing smoke.
• The dimensions of the dimensioni della FLUe pipe
must be as set forth in the table of technical data
in chapter 9.. It is advisable to use flues insulated
with a refractory material or in stainless steel with
a circular cross section and smooth internal walls
(Fig.5.2.2). Flue cross-section should be kept con-
stant for all its height. A minimum height of .5÷4
m is recommended (see Fig.5.2.4) depending on
diameter (see technical characteristics). Under the
outlet of the smoke pipe there should be a chamber
for gathering solid materials and any condensation.
The characteristics of the flue pipe must be compli-
ant with the provisions of standards EN 1068 - EN
1856-1-2 - EN 1857 - EN 144 - EN 184-1- - EN
1291-1.
DETERIORATING flues made with unsuitable materi-
als such as asbestos cement, galvanised steel, etc.,
with a rough or porous internal surface are illegal and
can jeopardise the correct operation of the stove.
• A peRFeCt DRaUGHt is above all the result of a
flue that is clear of obstructions such as chokes, hori-
zontal sections or corners; any axial displacements
should be at a maximum angle of 45° compared to
the vertical axis, (better still if it is only 0°). These
displacements should preferably be effected near
the chimney top.
• The SMoKe connection between the stove and flue
should have the same cross section as the stove’s
smoke outlet. Any horizontal sections must not
exceed 2 meters and there must be a difference of
8÷10 cm in height per meter, rising in the direction
of the flue. At the most two curves at 90° are permit-
ted.
• The CHiMneY top shall be the WinDpRooF type
with an inside cross section equivalent to that of the
flue and with a smoke outlet passage section at least
DoUBLe the internal one of the flue (Fig.5.2.3).
• To avoid draught problems, each stove should have
its own independent flue. If there is more than one
flue on the roof the others should be situated at a
distance of at least 2 metres and the stove’s chim-
arbeiten und sicherstellen, dass die individuellen und
persönlichen Unfallverhütungsvorrichtungen komplett
sind und einwandfrei funktionieren;
C)
Schutzhandschuhe tragen;
D)
Arbeitsschutzschuhe tragen;
E)
Sicherstellen, dass der für die Montage bzw. das Zer-
legen nötige Bereich keine Hindernisse aufweist.
5.2
RaUCHFanG UnD SCHoRnStein
Für einen einwandfreien Betrieb des Heizofens müssen
einige grundlegende Regeln befolgt werden, die sich
auf, den RaUCHFanG, die LÜFtUnGSÖFFnUnG
und die inStaLLation beziehen.
• Die LÜFtUnGSÖFFnUnG ist unerlässlich, um einen
angemessenen Zufluss an veRBRennUnGSLUFt
zu gewährleisten (Abb.5.2.1), dies gilt vor allem bei
Vorhandensein von Doppelfenstern und Abdich-
tungen. Machen Sie hierzu in eine Außenwand eine
Öffnung mit einem Durchmesser von mindestens
10 cm (1=Außenluftöffnung). Diese Öffnung sollte
möglichst niedriger als die Feuerstelle liegen, hinter
oder seitlich zum Ofen angebracht werden sowie
über ein Fliegengitter verfügen (Abb.5.2.1).
• Bei mehreren Feuerstellen im selben Raum wird
empfohlen, den Querschnitt der Öffnung nach
außen hin zu erweitern, um einen Luftabfall mit
nachfolgendem Rauchaustritt zu vermeiden.
• Die Abmessungen des RAUCHFANGs müssen den
Angaben in der Tabelle der technischen Daten des
Kap. 9 entsprechen.. Es wird die Verwendung von
runden, isolierten Rauchfängen aus Schamotte
oder Edelstahl, die an den Innenwänden eine glat-
te Oberfläche haben, empfohlen (Abb.5.2.2). Der
Durchmesser des Rauchfangs muss über seine
gesamte Länge gleich sein. Es wird eine Mindest-
höhe von ,5÷4 m empfohlen (siehe Abb.5.2.4) je
nach Durchmesser (siehe technische Merkmale).
Es ist außerdem empfehlenswert, an der Mündung
des Rauchkanals eine Kammer vorzusehen, in der
Feststoffe und eventuelle Kondensflüssigkeit auf-
gefangen werden. Die Merkmale des Rauchfangs
müssen dem Inhalt der Normen EN 1068 - EN
1856-1-2 - EN 1857 - EN 144 - EN 184-1- - EN
1291-1 entsprechen. BAUFÄLLIGE Rohre aus un-
geeignetem Material wie Asbestzement, verzinktem
Stahl, Elemente aus vibrationsgewälztem Zement
mit rauhen und porösen Innenflächen entsprechen
nicht den geltenden Gesetzen und beeinträchtigen
den einwandfreien Betrieb des Heizofens.
• Ein peRFeKteR RaUCHaBZUG wird vor allem
durch einen von Hindernissen, wie z.B. Veren-
gungen, horizontalem Verlauf und Kanten, freien
Rauchfang gewährleistet; eventuelle horizontale
Versetzungen sind so auszuführen, dass das Rohr
in einem 45° Winkel zur Senkrechten verläuft, bes-
ser noch in einem 0° Winkel. Diese Versetzungen
sollten möglichst in der Nähe des Schornsteins
vorgenommen werden.
• Der RaUCHanSCHLUSS zwischen Heizofen und
Rauchfang muss denselben Schnitt des Rauch-
ausgangs des Heizofens aufweisen. Eventuelle
waagerecht verlaufende Rohrabschnitte dürfen nicht
länger als 2 m sein und müssen in jedem Fall einen
Höhenunterschied von 8÷10 cm pro Meter aufweisen
sowie in Richtung des Rauchfangs ansteigen. Es
sind maximal zwei Krümmungen von 90° zulässig.
• Der SCHoRnStein muss WinDFeSt sein und
innen denselben Schnitt des Rauchfangs aufwei-
sen; der Schnitt des Rauchdurchgangs muss am
Ausgang mindestens DoppeLt so groß sein, wie
das Innenmaß des Rauchfangs (Abb.5.2.).
• Um unangenehmen überraschungen vorzubeu-